La riabilitazione sul campo sportivo – On Field Rehabilitation

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Quando si parla di riabilitazione sul campo, la prima domanda alla quale dobbiamo rispondere è:

Che cos’é la riabilitazione sul campo detta anche On-field rehabilitation?

Questo concetto è entrato solo da pochi anni a fare parte del percorso riabilitativo, quindi figuriamoci per i non addetti ai lavori.

Innanzitutto possiamo dire che questa fase è l’ultima del percorso di recupero, ma non per questo la meno importante, anzi, potremmo dire che sancisce il vero semaforo verde per la completa ripresa agonistica e sportiva. La maggior parte dei percorsi di riabilitazione e recupero post infortunio, pensiamo ad esempio al grande classico del Legamento Crociato anteriore, finiscono quando il paziente è in grado di correre tranquillamente su tapis roulant o per strada. 

In realtà, spesso le persone non sono in grado di tornare a fare sport, sia esso il basket, il calcio, la pallavolo o qualsiasi altro sport. Questo perché hanno paura, non hanno provato le gestualità sport specifiche dello sport praticato e non hanno testato la tenuta del proprio corpo rispetto a stimoli diversi da quelli analitici che ti può dare la palestra. 

Per riassumere questo primo concetto, possiamo dire che tra la corsa e la prestazione sportiva esiste ancora una fase importantissima della riabilitazione.

La riabilitazione ha come obiettivo primario quello di riportare la persona nelle condizioni antecedenti l’infortunio, deve quindi puntare al massimo recupero funzionale possibile.

Ovviamente questo discorso vale soprattutto per coloro che hanno intenzione di tornare a praticare sport, anche solo a livello amatoriale, ma può benissimo valere anche per coloro che vogliono sentirsi tranquilli di poter effettuare una partita di Padel o Calcetto con gli amici, dopo aver subito un certo tipo d’infortunio e perché no, magari migliorare il proprio stato di forma fisica generale. Solitamente questo percorso lo si propone dopo un infortunio importante, che ha tenuto l’atleta lontano dai campi di gioco per diverso tempo, infortunio che inoltre ha influenzato negativamente a livello psicologico il paziente, il quale probabilmente non vive con serenità il ricordo dell’evento traumatico.

Come si svolge la seduta di riabilitazione sul campo sportivo? 

Innanzitutto bisogna avere a disposizione uno spazio ampio dove poter lavorare, di solito in erba sintetica, in modo da poter lavorare in tutte le stagioni. La figura professionale per svolgere questo tipo di lavoro e affiancare al meglio il paziente io ritengo debba essere il Chinesiologo, ovvero il laureato in Scienze Motorie. Ci sono tantissimi validi fisioterapisti che svolgono questa parte del recupero, ma la conoscenza delle vari infortuni a cui una persona può andare incontro, unitamente a una conoscenza completa del panorama della preparazione atletica, rendono il Chinesiologo, la figura professionale per eccellenza, in grado di fornire un valido supporto ai pazienti che devono svolgere un recupero sportivo. Prendiamo ad esempio la riabilitazione sportiva per eccellenza, ovvero quella riguardante il Legamento Crociato Anteriore.

I primi mesi saranno sicuramente a carico del fisioterapista, con esercizi mirati al recupero di una completa mobilità articolare e al recupero della forza, ma già dal terzo quarto mese post operatorio dovranno essere somministrati esercizi più complessi, il più possibile specifici per lo sport praticato, diversificandoli in base a tantissime componenti, ovvero sport praticato, età, livello prestazione richiesto. Le ultime sedute dovranno simulare il più possibile una seduta di allenamento classico dello sport praticato. 

Per tutti questi motivi, è necessaria da parte del trainer, una conoscenza molto ampia di tutto il panorama sportivo esistente, per essere preparato a proporre esercizi specifici e non generici e standardizzati. Il laureato in Scienze Motorie ritengo quindi sia la figura professionale più adatta per questa fase del percorso riabilitativo.

Quando si svolge la seduta di riabilitazione sul campo sportivo?

La seduta di riabilitazione sul campo si potrà svolgere non appena le condizioni psico-fisiche del paziente lo consentono. Devono essere state svolte un buon numero di sedute in palestra riabilitativa che hanno portato l’atleta a superare alcuni semafori, diversamente è troppo rischioso portare la persona sul campo. Vediamo quelli principali:

  • Correre senza dolore per cinque minuti su tapisroulant
  • Non deve essere presente gonfiore nella zona interessata
  • Non deve essere presente dolore durante i movimenti.
  • La forza della gamba infortunata non deve essere inferiore al 20% rispetto alla controlaterale.
  • Effettuazione di alcuni test di forza come ad esempio il Single Leg Jump Test o il Triple Jump Hop Test, per valutare la capacità di spinta e ammortizzazione della gamba infortunata.
  • Buona ripresa della resistenza organica.

Partendo da queste basi, il lavoro sul campo dovrà perseguire diversi obiettivi attraverso il principio della progressione dei carichi, fino al completo return to sport o return to play, ovvero la possibilità di riaggregarsi con la squadra. I principali step da superare in questo percorso possono essere cosi riassunti:

  • Recupero della resistenza lattacida
  • Recupero della resistenza al gesto specifico
  • Recupero della completa forma psico-fisica 
  • Allenamento alle situazioni di gara
  • Superamento della paura
  • Prevenzione del re-infortunio

Contenuti della seduta di riabilitazione sul campo sportivo

Ogni seduta deve essere strutturata con lo scopo di progredire nella somministrazione dei carichi, partendo dalla consolidazione delle esercitazioni svolte nelle sedute precedenti.

Possiamo riassumere le principali esercitazioni nel seguente elenco, partendo dalla prima seduta fino ad arrivare alla completa ripresa agonistica:

 

 

Esempio di programma proposto in base al periodo

1 – Presa di contatto con il terreno

– Educazione alla corsa in linea retta

Allenamento aerobico

2 – Rieducazione alla frenata e agli arresti

– Tecnica individuale

– Corsa curvilinea

– esercitazioni su balzi e atterraggi 

Allenamento aerobico (corsa con variazioni di velocità)
3 – Accelerazioni in linea retta e frenate

– tecnica individuale di media difficoltà 

– Balzi in corsa

Allenamento anaerobico lattacido

4 – Cambi di direzione in situazioni di scarso controllo

– Simulazione di situazioni di gioco

– Esercitazioni di tecnica ad alta intensità

Allenamento anaerobico alattacido

Ogni seduta deve essere preceduta da un’adeguata fase di attivazione muscolare ed articolare, ovvero andature, stretching dinamico meglio se specifico per lo sport praticato, sarebbe importante anche eseguire esercizi di blando stretching a fine seduta per defaticare e rilassare la muscolatura.

Conclusioni

Ritengo che la riabilitazione sul campo vada a colmare un buco riabilitativo tra la classica fisioterapia e il ritorno allo sport. E’ un percorso di fondamentale importanza per la completa guarigione rispetto ad infortuni che prevedono per lo meno alcuni mesi di stop. Infortuni che comportano una perdita del corretto schema motorio, una debacle psicologica spesso determinante e una totale perdita di condizione atletica.

Spesso le strutture riabilitative non sono in grado di proporre un percorso del genere, per mancanza di spazi e di personale adeguatamente formato, le persone vengono abbandonate a se stesse con l’indicazione di ricominciare gradualmente l’attività sportiva.

Queste situazioni sono spesso causa di nuovi infortuni o recidive, per concludere quindi, la riabilitazione sul campo è parte integrante del percorso di recupero e non va considerata solo un “Plus” per pochi.

Bibliografia

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  • ACL Reconstruction Rehabilitation: Clinical Data, Biologic Healing, and Criterion-Based Milestones to Inform a Return-to-Sport Guideline Alexander W Brinlee et Al. Sports Health 2022 Sep-Oct
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